Space Pen in versione militare

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Fisher-space-pen-Military-Cap-O-Matic-Pen

Ho già parlato della penna "venuta" dallo spazio: la Fisher Space Pen Bullet. Torno sul tema, ma con i piedi sulla terra, quella che presento è la Non Reflective Military Cap-O-Matic Pen una versione della Fisher Space Pen con un corpo più tradizionale e meccanismo a scatto.
Mi era costata circa 20 €.
Non ripeto le caratteristiche dell'inchiostro speciale di queste penne, chi vuole conoscerle può leggerle nel post precedente, ma faccio qualche integrazione.
Ho voluto eseguire anche un test di confronto sull'inchiostro, in particolare volevo vedere la resistenza all'acqua, che nella pratica significa verificare cosa succederebbe ai vostri scritti sotto un acquazzone.

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                              [Test inchiostri]                                            [Inchiostri dopo l'immersione in acqua]

Come si può vedere dalle foto l'inchiostro della Fisher resiste sì all'acqua ma si sbava nei bordi e prende una tinta violacea (per lo meno nella carta che ho usato nel test) una cosa che non accade con l'inchiostro di una semplice BIC Cristal!

C'è  poi un grosso appunto da fare alla penna: sebbene il corpo in alluminio doni stile e resistenza la sua costruzione comporta un rumore metallico quando la si appoggia e, molto peggio, quando si scrive, perché il leggero lasco con il refill interno fa tintinnare la penna durante la scrittura. Una cosa che io trovo fastidiosa.

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[Dall'alto al basso: Fisher Space Pen Bullet, Parker Jotter, Fisher Space Pen Military, Uniball Power Tank]

In conclusione la Fisher Space Pen nella versione "Bullet" ha il suo fascino nel fatto di essere tascabile e in linea teorica pronta per funzionare in ogni situazione occasionale; la "Military" parrebbe più una penna da usare tutti i giorni, ma i suoni metallici che l'accompagnano a me fanno passare la voglia.
Forse la soluzione migliore per chi vuole usare l'inchiostro della Fisher è quella di acquistare solo il refill e poi inserirlo (con l'adattatore di plastica compreso nella confezione) su una penna Parker Jotter, che è metà in metallo e metà in plastica però esente da laschi e rumori e comporta una scrittura più comoda rispetto a quella che permette la Military Cap-O-Matic Pen.
Nel complesso a me l'inchiostro speciale della Fisher ha un po' deluso e considerando vari fattori (comodità scrittura, inchiostro, prezzo) la scelta migliore cade sulla Uniball Power Tank anche se perde in quanto a bellezza.

Portamine Faber Castell TK4600


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Questo portamine TK4600 della Faber Castell (pagato circa 7 €) mi ha un po' deluso, la qualità costruttiva è buona: plastiche di qualità e presenza dell'affilamine in metallo incorporato. Quest'ultimo però rende un po' difficoltoso rimuovere la grafite che si accumula all'interno, bisogna sbatterlo con forza, ma quello che non ho proprio gradito è il bilanciamento alto della matita.
Secondo me è più adatta al disegno artistico (impugnandola più vicino alla zona centrale) e molto meno alla scrittura.
Altra nota dolente è sulla mina (diametro 2mm) con cui viene venduta, ovviamente è anch'essa una Faber Castell, nella gradazione HB, e molto spesso questa marca ha mine che risultano troppo dure; rispetto ad altre marche sembrano scalate anche di due misure: una 2B della Faber Castell a me sembra equiparabile a una HB della Staedtler.
Ovviamente questo non è un gran problema dato che basta acquistare le mine di marca e gradazione preferite e usare quelle.
In conclusione se state cercando una matita anche per la scrittura sconsiglio questo modello, se invece ne volete una per fare schizzi o disegni artistici, da abbinare alle vostre mine predilette, allora è sicuramente da prendere in considerazione tenendo conto il fatto del bilanciamento alto.