Disco esterno USB 3.0 meglio WD o Samsung?

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Volete comprare un nuovo hard disk esterno e siete indecisi sulla marca da scegliere per mettere al sicuro i vostri preziosi dati? Se cercate qualche elementro di confronto ecco qui la mia esperienza con due dischi esterni di case produttrici ben note per la loro qualità: Western Digital (WD) e Samsung.

I due hard disk presi in considerazione sono il WD Elements da 2 TB (95 €) e il Samsung M3 Portable da 1 TB (55 €).

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 [ Disco Samsung con led segnalatore blu, led bianco per WD ]

Il disco esterno Samsung M3 è il primo che ho avuto di questa marca, al confronto con il WD Elements il Samsung risulta più solido, con plastiche di maggior qualità (il WD scricchiola un po'), più facile da prendere, grazie ai lati leggermente incurvati e alla superficie superiore in rilievo.
Il Samsung è anche più silenzioso, ma mi dà un piccolo fastidio quando lo collego su Ubuntu: al momento di smontarlo per rimuoverlo, si rimonta subito da solo. Il rimontaggio automatico si verifica solo con le porte USB 3.0, se lo inserisco in una porta USB 2.0 la rimozione funziona correttamente. Con Windows invece il problema non si presenta, dopo la classica rimozione sicura hardware rimane spento come dovrebbe.
Qui sotto riporto le immagini con i test di velocità eseguiti con CrystalDiskMark 5.1.2 su Windows 10 con i dischi collegati a una porta USB 3.0. L'hard disk Samsung M3 Portable da 1 TB l'ho diviso in due partizioni: una formatta in NTFS e l'altra con FAT32, i benchmark mostrano alcune differenze di prestazioni fra i due file system. Il disco WD Elements da 2 TB è un'unica partizione FAT32.

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Sebbene avessi una predilezione per i dischi WD, perché a suo tempo avevo visto delle statistiche che li mettevano ai primi posti come affidabilità, devo dire che fra questi due preferisco il Samsung per i vantaggi sopra riportati. Devo però sottolineare che il WD Elements l'ho usato molto ed effettivamente non mi ha mai dato problemi, mentre il Samsung M3 Portable l'ho testato meno usandolo solo per backup periodici, ovviamente spero si dimostri affidabile come ha già dato prova nel tempo il WD.

Una via di mezzo fra roller e biro: Schmidt easyFLOW 9000


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Nelle mie esplorazioni web sono incappato in questo refill della Schmidt easyFLOW 9000 M e ho voluto provarlo per forza, mi aveva incuriosito perchè avevo letto che si posizionava fra due tipi ben diversi: il roller e la biro. Non ho mai apprezzato le penne roller, ma ero curioso di vedere qual era il risultato di questa commistione.

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L'effetto dopo la prima parola scritta con l'inchiostro delle easyFLOW 9000 è stato piacevole, mi ha colpito molto questo ibrido della Schmidt, non avevo mai provato qualcosa di simile.
Provo a spiegare la sensazione che dà: è scorrevolissima ma non liquida, asciuga in fretta, lascia un tratto nero pieno, effettivamente è proprio un misto fra una roller e una biro, prende i vantaggi di entrambe.
Ho fatto anche il test resistenza acqua, ossia ho scritto su un foglio poi immerso nell'acqua per vedere se sbiadisce o meno, la scorrevole easyFLOW 9000 resiste senza problemi anche alla prova acquazzone.
Non so ancora se la durata della ricarica sia più vicina a una roller o a una biro, i produttori dichiarano più vicino alla seconda, in ogni caso mi sento di consigliare i refill Schmidt easyFLOW 9000 a chi vuole provare qualcosa di originale per la sua penna Parker o per qualsiasi altra penna compatibile con i suoi ricambi, conosciuti anche come international G2.
I refill Schmidt easyFLOW 9000 si trovano nelle cartolerie di qualità a 5 € circa, ma sul web facendo un po' di scorta a un costo unitario più basso.

La penna per lo studente - Stabilo Exam Grade

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Mi era capitato in passato di consigliare una penna come possibile alternativa alla mitica penna Bic cristal (vedi alla ricerca della penna perfetta), col tempo mi sento di rivedere un po' quel mio giudizio poichè quelle Pepermate Inkjoy non si sono rivelate sempre all'altezza talvolta bloccandosi o inziando a scrivere male. Un'altra penna nella sezione "economiche" che invece si è rivelata ottima nel corso del tempo è quella che presento questa volta: la Stabilo Exam Grade.

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Questa penna fa parte di una linea della Stabilo tutta marchiata Exam Grade che comprende matite, penne, gomme e temperino studiati per soddisfare in particolare le esigenze degli studenti universitari.
I prodotti della linea li ho provati tutti, ma il più riuscito è sicuramente questa penna.

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Ecco in cosa mostra la sue qualità la Stabilo Exam Grade:
  • Inchiostro dal colore deciso, tratto preciso e scorrevole, asciuga in fretta ed essendo una biro non trapassa la carta.
  • Buona la durata, con corpo dotato di sezione trasparente che indica in rimanente numero di pagine di scrittura stimate.
  • Comoda l'impugnatura in gomma dura, da segnalare l'attenzione al particolare con una piccola sporgenza di gomma che serve a non far rotalare per terra la penna se lasciata senza tappo su un piano inclinato.
  • Costo contenuto, siamo lontani dalla super convenienza delle Bic, ma con 1.50 € si porta a casa due penne che scrivono meglio (da notare nelle foto sopra come il nero della Stabilo Exam Grade sia molto più marcato di quello della Bic).
  • Disponibile nei classici colori blu, nero e rosso. Solo con punta media.
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Sembrerebbe tutto fantastico, allora perché non è la mia nuova regina delle penne? Perché secondo me è bruttina.
Se non vi fate condizionare dall'estetica e puntate tutto sulla funzionalità allora vi consiglio di provare questa Stabilo Exam Grade che secondo me offre la migliore qualità di scrittura nella fascia economica. Peccato per il design che non mi attira per niente; certo che il refill di questa Stabilo Exam Grade nel corpo della Bic cristal darebbe vita alla penna ideale per la scrittura di tutti i giorni, peccato che non si può fare.